Attività di cattura in natura di individui di camoscio appenninico nel PNM

 

Realizzato con successo il primo trasferimento di camosci dal Parco Nazionale della Majella al Parco Nazionale dei Monti Sibillini

Come previsto nel Progetto Life Coornata (Azione C1), i tecnici del Parco Nazionale della Majella (PNM) e del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga (PNGSL) sono impegnati nella cattura in natura di individui di camoscio appenninico da trasferire nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini (PNMS) e nel Parco Regionale Sirente-Velino (PRSV). Il giorno 09/08/2012 si è conclusa con successo nel PNM la cattura in natura di individui di camoscio destinati ad incrementare la popolazione già presente nel PNMS. In particolare sono state catturate 4 femmine: due di due anni e una di 4 anni sono state munite di collare GPS e marche auricolari e sono state trasferite nel PNMS, mentre una, di 5-6 anni, è stata rilasciata in loco dopo essere stata anch’essa munita di collare GPS e marche auricolari. I tre individui trasferiti nel PNMS sono animali “target” ovvero di sesso ed età particolarmente idonei per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Le femmine giovani infatti sono gli animali che, potenzialmente, si riproducono di più avendo a disposizione più anni di fertilità in confronto alle femmine più mature. La quarta femmina catturata, comunque idonea al trasferimento ma in misura minore rispetto alle altre tre, è stata rilasciata in loco con l’obiettivo principale di favorire il monitoraggio del branco di appartenenza, come previsto nello stesso Progetto Life Coornata.

             Foto: M. Carafa                                    Foto: Marco Carafa

La cattura si è svolta nell’Anfiteatro delle Murelle dove è presente la up-net, una struttura acquistata proprio con i fondi del progetto Life Coornata e montata nel mese di maggio 2012. La up-net è un recinto composto da una rete morbida ancorata a una serie di pali. Normalmente la rete si trova a terra e, al momento opportuno, viene issata attraverso un comando a distanza impedendo così la fuga dei camosci presenti all’interno del recinto. Il trasporto in quota e il montaggio della up-net sono stati possibili grazie alla collaborazione del nucleo elicotteri del Corpo Forestale dello Stato e grazie al coinvolgimento dello staff della Fondazione Cerigefas dell’Università di Torino. L’utilizzo della up-net ha permesso di effettuare una cattura “collettiva” ovvero di prelevare più animali contemporaneamente dallo stesso branco. Questo, oltre ad aumentare la resa dell’evento di cattura, è di fondamentale importanza nel caso di cattura con conseguente trasferimento poiché effettuare rilasci di gruppo piuttosto che di singoli animali facilita agli stessi l’adattamento al nuovo ambiente.

          Foto: M. Carafa                                       Foto: Marco Carafa               

L’esito positivo di questa prima operazione di cattura e rilascio di individui di camoscio rappresenta un importante traguardo per il Progetto Life Coornata poiché, oltre a essere un ulteriore passo avanti nello svolgimento dell’Azione C1, è anche una conferma della buona riuscita delle Azioni preparatorie (Azioni A4 e A5). Infatti proprio grazie alle attività svolte dallo staff del PNM nell’ambito di tali Azioni, è stato possibile individuare i branchi idonei a essere oggetto di prelievo, le tecniche di cattura utilizzabili e dunque le aree in cui costruire le trappole e attivare i siti di allettamento. L’intenso lavoro di campo svolto negli ultimi mesi del 2010 e nel corso del 2011, unitamente al monitoraggio dei 5 camosci catturati e rilasciati in loco nel 2011, è stato determinante per la pianificazione dei tentativi di cattura per trasferimento di individui finora effettuati e per la buona riuscita della cattura del 9 agosto scorso.

Le attività di cattura in natura nel PNM proseguiranno ancora nel corso del 2012 e 2013 con l’obiettivo principale di completare i rilasci nel PNMS e avviare la costituzione della quinta colonia nel PRSV.

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